Giurista e patriota italiano. Docente
di Diritto civile all'università di Bologna (1824), durante i moti del
1831 fu ministro di Grazia e Giustizia nel Governo provvisorio delle Province
Unite. In seguito alla capitolazione di Ancona (26 marzo 1831), di cui
S.
fu uno dei firmatari, venne catturato dagli Austriaci e imprigionato nel carcere
di Venezia. Trascorso un periodo di esilio a Parigi, poté ritornare in
patria grazie all'amnistia concessagli da Pio IX (1846), ottenendo nuovamente la
cattedra universitaria. Fu membro della commissione per la revisione del Codice
Civile e Penale e di quella per le ferrovie (Bologna 1783 - Roma 1847).